Che cos’è la miopia?

La miopia è un difetto visivo estremamente comune che sta registrando un aumento significativo a livello globale. Infatti, negli ultimi 30 anni la miopia è più che raddoppiata e si stima che una persona su quattro sia affetta da miopia. In Italia, nelle città, è previsto che la frequenza della miopia passi dal 35% all’80-90% entro il 2050.

La miopia è un difetto visivo molto comune che comporta una riduzione della nitidezza della vista da lontano: gli oggetti distanti appaiono sfocati. Questo accade perché i raggi luminosi provenienti dagli oggetti lontani non vengono messi a fuoco direttamente sulla retina, ma su un piano posto davanti ad essa, generando un’immagine confusa. Di conseguenza, una persona miope vede bene da vicino ma male da lontano.

In termini più specifici, la miopia è una condizione refrattiva in cui i raggi paralleli che provengono dall’infinito sono focalizzati prima del piano della retina, quando l’occhio è a riposo.

Il difetto visivo è dovuto principalmente a un bulbo oculare più lungo del normale (miopia assiale) o a una curvatura eccessiva della cornea o del cristallino (miopia refrattiva). Raramente, può essere causata da un eccessivo potere refrattivo del cristallino (miopia da indice), come nel caso della cataratta.
L’entità della miopia si misura in diottrie: più alto è il valore in diottrie, maggiore è il difetto.

La miopia può essere riconosciuta grazie a questi sintomi:

  • La visione offuscata degli oggetti lontani.
  • Le persone miopi spesso strizzano gli occhi per cercare di vedere più chiaramente a distanza.
  • Affaticamento visivo e mal di testa.

Cause e Fattori di Rischio

  • La miopia si sviluppa spesso nell’adolescenza, tra i 7 e i 10 anni, durante il periodo di crescita.
  • La miopia può avere una componente genetica: avere uno o entrambi i genitori miopi aumenta significativamente il rischio di sviluppare il difetto.
  • L’uso prolungato di dispositivi elettronici (tablet, computer, smartphone) e un’eccessiva messa a fuoco da vicino sono correlati all’aumento della miopia. La postura e la distanza di lettura sono più importanti delle ore complessive di lavoro da vicino; lavorare a una distanza inferiore a 30 cm aumenta il rischio di miopia.

La miopia viene diagnosticata tramite una visita oculistica completa, che include la misurazione dell’acutezza visiva e la determinazione delle diottrie del difetto, a volte con l’ausilio di gocce per dilatare la pupilla. È importante sottoporsi a controlli regolari sin dall’infanzia.

La miopia è considerata un problema di salute oculare significativo a livello globale, con stime che prevedono un aumento considerevole del numero di miopi nei prossimi anni.

Occhiali per la miopia

Per correggere la miopia, si utilizzano diverse tipologie di lenti e trattamenti, che vanno dalla correzione ottica tradizionale all’intervento chirurgico, fino a metodi più avanzati per rallentarne la progressione.

  1. Occhiali da vista:
    • Sono la soluzione meno invasiva e più collaudata.
    • Per la miopia, si utilizzano lenti divergenti o “negative”. Queste lenti appaiono più spesse sul bordo esterno e rimpiccioliscono le immagini della realtà percepite dal miope.
    • Le tecnologie moderne permettono l’uso di lenti ultrasottili anche per miopie medio-elevate (oltre le 5 diottrie), riducendo l’anti-estetico effetto “fondo di bottiglia”.
    • L’ampiezza delle lenti dovrebbe essere leggermente più piccola per ridurre al minimo l’effetto di distorsione laterale.

Esistono delle soluzioni apposite per correggere la miopia nei più giovani: ad esempio le lenti per la prevenzione della progressione miopica, come quelle fornite da Optovision.

  • Lenti a contatto:
    • Funzionano con lo stesso principio divergente degli occhiali.
    • Offrono il vantaggio di non limitare il campo visivo periferico.
    • Possono essere giornaliere, bisettimanali o mensili. Le semirigide sono usate anche per l’ortocheratologia notturna.
    • Alcuni studi riportano che il loro ruolo nella progressione miopica è simile a quello delle lenti oftalmiche monofocali, non essendo particolarmente efficaci nel controllare l’evolversi della miopia.
  • Lenti a Contatto Ortocheratologiche (LAC notturne):
    • Sono lenti a contatto rigide a geometria inversa indossate durante la notte. Non hanno un effetto definitivo, quindi l’uso continuo notturno è necessario.
    • Hanno lo scopo di rimodellare temporaneamente la forma della cornea per compensare il difetto refrattivo, permettendo una buona visione durante il giorno senza occhiali.

È fondamentale diagnosticare la miopia precocemente, tramite visite oculistiche regolari sin dall’infanzia, per poter intervenire tempestivamente e rallentarne la progressione, specialmente considerando che la semplice correzione del difetto visivo è spesso insufficiente per prevenire danni oculari correlati.

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visione miope e visione ipermetrope

Che cos’è l’ipermetropia?

L’ipermetropia è un difetto di refrazione dell’occhio per il quale la vista degli oggetti vicini risulta maggiormente sfocata rispetto a quelli lontani. A volte, nelle ipermetropie lievi, è possibile vedere nitidamente gli oggetti molto distanti, ma nelle ipermetropie elevate anche questi risultano sfocati. Questo accade perché i raggi luminosi provenienti dagli oggetti, sia lontani che vicini, non vengono messi a fuoco perfettamente sulla retina, ma su un piano posto dietro di essa.

Le cause principali dell’ipermetropia possono essere:

  • Un bulbo oculare troppo corto (ipermetropia assiale).
  • Una curvatura corneale insufficiente.
  • Un cristallino mal formato o non abbastanza potente.

A differenza della presbiopia, che è causata dal naturale processo di invecchiamento dell’occhio e colpisce l’apparato di accomodazione, l’ipermetropia è un difetto visivo che tipicamente è presente fin dalla nascita. Infatti, un basso grado di ipermetropia (solitamente 2-3 diottrie) è considerato normale nei bambini piccoli, poiché alla nascita il bulbo oculare è più corto. Nei primi 3 anni di vita il bulbo oculare cresce e si allunga rapidamente, portando a una progressiva riduzione dell’ipermetropia.

L’ipermetropia si diagnostica tramite una visita oculistica. Si misura in diottrie, e più elevato è il difetto, maggiore sarà la correzione necessaria. L’ipermetropia può insorgere contemporaneamente a astigmatismo e presbiopia.

Sintomi dell’ipermetropia

Inizialmente, in adolescenza o in giovinezza, l’ipermetropia è tipicamente asintomatica. Questo perché l’occhio è in grado di compensare il difetto tramite il meccanismo naturale dell’accomodazione. Tuttavia, questa capacità di compensazione è limitata e diminuisce con l’avanzare dell’età, solitamente intorno ai 40-45 anni, quando i sintomi diventano più evidenti e si rendono necessarie le lenti correttive.

Quando la capacità accomodativa non è più sufficiente, o in casi di ipermetropia più grave, possono manifestarsi vari sintomi:

  • Affaticamento visivo e visione sfocata (occhi stanchi e pesanti).
  • Mal di testa (spesso a fine giornata, dopo lettura o lavoro al computer).
  • Bruciore agli occhi e lacrimazione eccessiva.
  • Difficoltà a mantenere la fissazione e la messa a fuoco da vicino.
  • Necessità di strizzare gli occhi per vedere chiaramente e ipersensibilità alla luce (fotofobia).
  • Sdoppiamento delle immagini.

Come correggere l’ipermetropia?

Per correggere l’ipermetropia, esistono diverse soluzioni:

  • Lenti Correttive (Occhiali e Lenti a Contatto)
    • Occhiali: rappresentano il metodo di correzione più comune. Per l’ipermetropia, l’oculista prescrive lenti con “potere positivo”, anche chiamate convergenti, che sono convesse e presentano uno spessore maggiore nella parte centrale. Se l’ipermetropia viene diagnosticata prima della presbiopia, è comune prescrivere un occhiale monofocale da portare a permanenza, sia per la visione da lontano, sia da vicino.
    • Lenti a Contatto: sono un’altra opzione per la correzione dell’ipermetropia e hanno le stesse caratteristiche degli occhiali.

Un’altra alternativa, maggiormente invasiva, è la chirurgia refrattiva con l’utilizzo di laser appositi.

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Categoria Miopia Ipermetropia
Definizione Visione sfocata da lontano, nitida da vicino. Visione sfocata da vicino, e nei casi gravi anche da lontano.
Meccanismo I raggi si focalizzano davanti alla retina. I raggi si focalizzano dietro alla retina.
Cause principali
  • Bulbo oculare più lungo
  • Curvatura eccessiva della cornea o del cristallino
  • Cataratta (rara)
  • Bulbo oculare troppo corto
  • Curvatura corneale insufficiente
  • Cristallino poco potente
Età di insorgenza Infanzia/adolescenza (7-10 anni) Presente fin dalla nascita
Fattori di rischio
  • Genetica
  • Uso prolungato di dispositivi
  • Lettura a distanza <30 cm
  • Fattori congeniti
  • Scarso sviluppo del bulbo oculare
Sintomi
  • Visione sfocata da lontano
  • Strizzare gli occhi
  • Affaticamento visivo
  • Affaticamento visivo da vicino
  • Mal di testa, bruciore
  • Difficoltà di messa a fuoco
  • Fotofobia, sdoppiamento immagini
Diagnosi Visita oculistica con misurazione delle diottrie Visita oculistica con valutazione refrazione
Progressione nel tempo Può aumentare durante la crescita e stabilizzarsi Compensata da giovane, peggiora con l’età
Misurazione In diottrie negative (-) In diottrie positive (+)
Correzione con occhiali Lenti divergenti (negative), spesse ai bordi Lenti convergenti (positive), spesse al centro
Lenti a contatto
  • Monofocali
  • Ortocheratologia notturna
Simili agli occhiali, anche multifocali in caso di presbiopia
Controllo della progressione
  • Lenti speciali per bambini
  • Ortocheratologia
Più compensativa che preventiva
Chirurgia refrattiva Disponibile (LASIK, PRK, ICL) Disponibile (laser o impianto di lenti)
Prevenzione
  • Esposizione alla luce naturale
  • Limitare schermi e lettura da vicino
Controlli visivi precoci nei primi anni di vita
Importanza del controllo Fondamentale per prevenire danni oculari futuri Importante per evitare sintomi da sforzo accomodativo